venerdì 21 settembre 2007

PADOVA, la Chiesa degli Eremitani





















I frati agostiniani degli Eremitani, fondati nel 1256,
già nel 1276 avevano in Padova la loro chiesa e il convento.
Nel 1306 frà Giovanni degli Eremitani, monaco del convento,
copri la chiesa con l'originale tetto che oggi si vede nella ricostruzione
fatta dopo la sua distruzione nel bombardamento del 1944,
che demolì anche parte degli affreschi di Guariento nell'abside
e soprattutto la cappella Ovetari, affrescata da Andrea Mantegna,
N. Pizolo, A. Vivarini e G. d' Alemagna:
oggi restano l'Assunta nell'abside,
le storie di S. Cristoforo nella parete desta
e la pala in terracotta di N. Pizolo


PADOVA, l'Oratorio di S.Giorgio

L'Oratorio di S. Giorgio, a destra della piazza del Santo,
è un elegante edificio romanico
che fu fatto edificare dal marchese Raimondino
dei Lupi di Soragna nel 1377,
come cappella sepolcrale della famiglia.
Sulla semplice facciata in cotto, scandita da sottili lesene,
un rilievo in pietra rappresentante S. Giorgio.






All'interno dell'Oratorio, che alla fine del '700 fu trasformato
in carcere, è un ciclo di affreschi giudicati il capolavoro
di Altichiero Altichieri da Zevio,
attivo in quel tempo per gli stessi Lupi
nella cappella di San Felice al Santo.
Gli affreschi, eseguiti tra il 1379 e il 1384,
pare con la collaborazione del bolognese Jacopo Avanzi,
illustrano scene del Vangelo come l'Adorazione dei Pastori
e l'Adorazione dei Magi sulla parete della facciata;
le storie di San Giorgio sulla parete orientale
e le leggende di S. Caterina e di Santa Lucia
in quella occidentale.


giovedì 20 settembre 2007

PADOVA, la Basilica di S.Antonio

















L'interno della basilica

























Chiostro della magnolia







Chiostro del Beato Luca Belludi
o del Museo












lunedì 17 settembre 2007

PADOVA, l'Abbazia di S.Giustina

Secondo la tradizione, la basilica venne eretta vicina al luogo dove Giustina, giovane donna dell'aristocrazia romana, fu martirizzata nel 304 d.C.
Il luogo della sua sepoltura divenne meta di molti fedeli.
Tra la fine del V secolo e gli inizi del VI secolo il patrizio romano Opilione fece costruire la prima chiesa in suo onore.
La basilica è tra le più vaste d'Europa con i suoi 122 metri di lunghezza.
Sull'altare maggiore è una bellissima pala del Veronese dedicata a S.Giustina, dietro l'altare il coro vecchio della seconda metà del XV secolo ed il coro ligneo intagliato e scolpito in noce da Riccardo Taurigny nel XVI sec.











L'arca di S. Luca è opera di scuola pisana del 1316.




Nel corridoio dei Martiri, corpo di collegamento tra la Basilica e l'Abbazia, si trova il Pozzo dei Martiri, opera del 1566.











L'annesso monastero benedettino venne fondato invece verso la fine dell'800 e subì varie vicende, legate all'ascesa e alla decadenza degli ordini monastici. Nel XV sec. fu centro di una grande riforma ad opera dell'abate Ludovico Barbo che portò al rinnovamento di tutto l'ordine benedettino.
L'abbazia è anche sede di un prestigioso centro per il restauro del libro.